Hai riaperto lo studio? Ci possiamo vedere di persona?

E siamo nuovamente in lockdown.
Nessuno lo avrebbe voluto ma altrettanto nessuno può ignorare quanto sta accadendo. Questo 2020 doveva essere un anno ricchissimo di novità tra cui l’apertura di un nuovo studio. Apertura che a marzo avevo rimandato a settembre e che a settembre ho deciso nuovamente di rimandare a data da destinarsi. Le ragioni sono semplici e sono al di là dei DPCM che sono in continuo divenire. Perché se da una parte questa fase non limita le consulenze per la mia professione, dall’altra parte c’è il mio senso di responsabilità per la salute dei miei pazienti. Pazienti ognuno con diverse esigenze, problematiche ed età. Pazienti spesso con gravi patologie che richiedono un livello di attenzione massimo. È davvero obbligatorio vederli di persona per effettuare una buona consulenza insieme? NO.
Cambia qualcosa tra una consulenza di persona e una consulenza online a distanza? NO, se non il mezzo grazie al quale ci vediamo e parliamo.
Si hanno gli stessi risultati in termini qualitativi del percorso insieme di persona? SI.
La scelta quindi è stata quasi scontata, non mettere a rischio nessuno aumentando gli spostamenti.
In questi mesi anche i pazienti più scettici che hanno deciso di continuare il percorso insieme, cambiando la modalità di consulenza, si sono ricreduti. Avere la dietista che può vedere in diretta la dispensa della cucina e aiutarti a capire come comporre la tua cena è diventato divertente. Risparmiare tempo ed energie per spostarsi nel traffico cittadino, non è cosa da poco per la gestione del proprio tempo e per l’ambiente. E così via. Insomma, la resilienza e la capacità di adattamento superano spesso la nostra aspettativa iniziale.
Quindi un vero grazie di cuore a chi mi sostiene in questa scelta e decide di mettersi in gioco con me ogni giorno.
Riaprirò lo studio quando i tempi lo permetteranno e sarà ancora più bello stringersi la mano.
Nel frattempo, resistiamo.
N.B. Nella fotografia una passeggiata con Zoe di qualche settimana fa tra le colline di Collebeato. Anche per quello dobbiamo portare un po’ di pazienza.

L’autunno è andare a castagne, ma attenzione!

L’autunno è “andare a castagne”.
Due informazioni velocissime:
🌰Non tutte le castagne sono commestibili, attenzione a ciò che raccogliamo.
I viali di paesi e città sono pieni di castagne “matte” che sono tossiche.
🌰Come riconoscerle?
Le castagne matte, frutti dell’ippocastano, sono contenute all’interno di un guscio verde acceso rivestito da pochi e corti aculei. Solitamente ne si trova una sola che si presenta bella rotonda e grossa.
Le castagne commestibili invece sono all’interno dei classici “ricci”, marroni e ricoperti da spine lunghe e molto pungenti. Nei ricci del castagno si trovano solitamente 2 o 3 castagne che sono di forma più piatta.
🌰Se avete raccolto le castagne sbagliate cosa farne? Non le mangiate (sono molto tossiche!) ma fate quello che mi faceva fare la mia nonna (e che faccio anche oggi): metterle sotto il materasso per “scacciare il raffreddore di stagione”. Una credenza popolare derivante dalle proprietà dell’escina contenuta nei frutti dell’ ippocastano ed utilizzata per scopo veterinario e cosmetico.
🌰Le castagne matte sotto il materasso scacciano quindi il raffreddore? Come tutte le tradizioni bisogna più che altro crederci!

Stagionalità novembre

Non mi stancherò mai di ripeterlo: mangiare di stagione, locale e biologico ha tantissimi vantaggi!

🤑 è meno costoso
🌳 inquina meno l’ambiente
🌱 offre prodotti più sani
🔝offre il massimo delle proprietà nutrizionali dell’alimento
👅 offre prodotti più saporiti, con una maturazione ottimale
♻️ permette di variare tantissimo
👁️‍🗨️ aiuta a scoprire sapori nuovi
🕐 permette di vivere in armonia il cambio delle stagioni
🏳️‍🌈 ogni stagione ha tutti e 5 i colori naturalmente presenti in frutta e verdura.

Come fare a non approfittarne?
Io da tempo vi consiglio tanti produttori piccoli e locali da sostenere con ottimi servizi sostenibili dal punto di vista ambientale ed umano. #supportlocalbusinnes

31 ottobre, ricordiamo questa giornata

Che sia Halloween,
che sia il Dia de los Muertos,
che sia la celebrazione dei defunti,
che sia Samhain,
ricordiamo questa giornata.
Ognuna di queste tradizioni porta con sé storie vissute. Io ho scelto di ricordare Halloween perché lo festeggiavo da piccola nonostante fosse ancora poco conosciuto in Italia. Era un modo per passare una giornata insieme ad intagliare zucche (che all’epoca era quelle buone da mangiare perché quelle decorative non erano così diffuse) e girare alla ricerca di leccornie nelle case dei vicini. Vicini i quali non sapendo cosa dare, fornivano prevalentemente mandarini, frutta che avevano in casa, biscotti e qualche caramella.
Quest’anno i festeggiamenti sono limitati allo stare in casa vista la gravità della situazione che stiamo vivendo però anche semplicemente decorare un mandarino trasformandolo in zucca, rendere una banana un simpatico fantasmino, perché no?
Gesti spaventosamente semplici ma carichi di significato.
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Una tisana con la dietista chiacchierando sulla prevenzione del carcinoma mammario e delle sue recidive

Una tisana con la dietista chiacchierando sulla prevenzione del carcinoma mammario e delle sue recidive: resoconto del primo appuntamento. Vista la grande richiesta di partecipazione ho diviso la serata informativa in più appuntamenti per chiacchierare meglio con tutti e tutte voi vista la distanza e la difficoltà di non potersi vedere di persona. Per cominciare quindi grazie a chi ha partecipato al primo incontro e grazie a chi ha deciso di aspettare e partecipare ai prossimi appuntamenti. Nonostante qualche difficoltà di connessione, nonostante la distanza, nonostante la stanchezza delle giornate che stiamo vivendo è stata una chiacchierata molto intensa e costruttiva. Vedersi di persona lo so, è tutta un’altra cosa ma apprezziamo le piccole cose come una tisana calda sul divano di casa, la copertina di pile sulle gambe e una piacevole serata in compagnia, anche se distanti.